“Andavamo a lavorare anche se non ci pagavano… perché? Perché siamo donne.”
Cara mamma,
ti scrivo perché non posso proprio tacere questa lezione finanziaria, ma soprattutto di vita, che può rivoluzionare il tuo modo di vivere il lavoro, il tuo rapporto con il denaro e, soprattutto, la relazione con te stessa.
Voglio riportarti un episodio che è accaduto a una mamma come te e mostrarti i passi per migliorare il tuo benessere finanziario, aiutandoti a conciliare queste due parti di te: la mamma e la professionista.
Ho organizzato un evento rivolto a tutte le donne il 15 aprile 2023, nella sede di Parma di Banca Mediolanum, invitando Alice Pignagnoli, calciatrice di serie A, con una Supercoppa e uno scudetto in bacheca e mamma (con il secondo figlio in arrivo a brevissimo) a condividere la sua storia.
«Quando ho comunicato alla società la mia gravidanza hanno smesso di pagarmi, sono stata messa fuori rosa, mi hanno ritirato il materiale sportivo e, la cosa peggiore, le miei compagne di squadra hanno smesso di scrivermi», ha raccontato Alice.
Sapevo che all’evento avremmo parlato di preziosi argomenti finanziari per le donne, ma non mi aspettavo che avremmo tirato fuori una verità che tanti vogliono ignorare.
Ero seduta davanti ad Alice mentre raccontava di come fosse stata buttata fuori dalla rosa della sua squadra di calcio, in serie C, perché è rimasta incinta del secondo figlio.
Ma la parte di storia che mi ha fatto venire un nodo in gola è un’altra e voglio condividerla con te.
Infatti, anche se è un’ingiustizia il fatto che una donna perda il lavoro perché incinta, è una realtà abbastanza frequente.
Una realtà così frequente che non sconvolge abbastanza.
Ma la cosa peggiore è quando non solo si fa finta che questa realtà sia normale, ma che sia anche scontato che una donna lavori senza stipendio.
Ciò che mi ha più scossa è quando Alice ha raccontato dei sacrifici fatti per quel lavoro perso: «Non veniamo pagate per mesi, eppure ogni mattina siamo sul campo ad allenarci con passione, senza mai saltare un giorno. Nelle squadre maschili se non paghi, i calciatori stanno a casa.»
Tantissime donne possono ritrovarsi in queste parole.
Mi sono chiesta per quale motivo noi donne ci sacrifichiamo, soprattutto quando si tratta di denaro.
Alice ha dato la sua risposta: «Noi donne lo facciamo perché siamo cresciute con il senso del dovere. Ci sacrifichiamo per il marito, per i figli e poi sì, anche per il lavoro.»
Il soffocante senso di colpa di non essere abbastanza, di non fare abbastanza sul lavoro, per il marito e per i figli non ci abbandona mai.
Il problema è che è proprio questo senso di colpa che controlla ogni aspetto della tua vita.
E le ricerche lo confermano.
Linda Badcock, professoressa di economia alla Carnegie Mellon University, e coautrice di Woman Don’t Ask, ha mostrato che per gli uomini chiedere un aumento è 4 volte più facile che per le donne.
E quando una donna lo fa, chiede il 30% in meno dell’uomo.
Siamo noi le prime a svalutarci, quindi?
Le ricerche della Carnegie Mellon hanno dimostrato che le donne faticano a chiedere ciò che vogliono e ciò che meritano, soprattutto quando si parla di denaro.
Io voglio aiutarti a cambiare questa realtà.
Perché se non puoi cambiare le leggi e far sì che la parità sul lavoro diventi realtà, puoi prendere in mano la situazione, come tu da donna sai fare bene, e cominciare a controllare e migliorare la tua dipendenza economica, partendo da 4 semplici passi.
Sebbene Alice con la sua storia sia arrivata fino al cuore di molte persone tanto da riuscire a cambiare le regole della Federazione sportiva, che ora ha introdotto il diritto alla maternità, io con questo articolo so che non cambierò le leggi, ma potrò migliorare la tua vita.
Il mio obiettivo è cambiare le tue abitudini e il tuo rapporto con il denaro.
Il primo passo è semplice, ma anche quello che ti richiederà più introspezione.
1. Definisci ciò che vuoi e dillo ad alta voce
Quando incontro le donne che decidono di migliorare la propria gestione finanziaria, la prima domanda che faccio sempre è: ma tu cosa vuoi?
Questa domanda è importante perché spesso, anche tu come tutte le donne, ti dimentichi di pensare a te.
Sei già troppo occupata a pensare al lavoro, ai figli, alla casa e ai genitori.
Non hai tempo di pensare a te.
Alice è una calciatrice professionista che ha conquistato uno scudetto e una Supercoppa e ora è in attesa del secondo figlio e non mi stupisce che abbia raggiunto tanto.
Il suo superpotere, infatti, è l’aver sempre avuto il coraggio di chiedere ciò che voleva.
E ciò di cui aveva bisogno.
È sempre andata da sola a fare le trattative per il suo compenso, a vendere il suo valore come calciatrice affrontando imprenditori e presidenti del consiglio direttivo in un paese in cui il calcio femminile è visto come un passatempo.
Eppure, questo non ha fermato Alice nel dire ad alta voce quanto valesse.
Si è battuta contro la sua famiglia e le pressioni della società nell’intraprendere il sogno di fare la calciatrice, una passione che in Italia non è un mestiere per le donne e che è stato riconosciuto come sport professionistico solo dal 1° luglio 2022.
Quando Alice doveva scegliere se giocare un altro anno lontano dal suo ragazzo, rischiando di perdere l’uomo che poi è diventato suo marito, o se rifiutare il contratto con la Torres e perdere le migliori opportunità che il calcio femminile italiano ha da offrire, Alice ha deciso che non avrebbe scelto.
Voleva tutte e due le cose, così è andata dalla società a proporre una terza ipotesi: allenarsi e giocare in Sardegna, con la possibilità di tornare a casa ogni weekend.
Anche se la proposta è stata declinata, Alice non si è mai arresa.
Quali sono i tuoi obiettivi oggi?
Qual è il tuo sogno “da bambina” che vuoi realizzare?
Come vedi la tua vita fra 5, 10 20 anni?
A cosa non vuoi rinunciare per te stessa?
Quali progetti hai per la tua famiglia?
Io consiglio sempre di scrivere gli obiettivi su un foglio di carta e non limitarti a dirli ad alta voce, così potrai rileggerli e ti accompagneranno durante le tue giornate frenetiche.
Il primo passo, quindi, per essere più forte a livello economico e mostrare il tuo valore, è capire cosa vuoi e qual è la tua situazione di partenza.
2. Proteggi te stessa e il tuo valore come professionista
Proteggi il tuo capitale umano, ovvero la tua capacità di generare reddito ed essere una donna indipendente.
Quando Alice ha dovuto scegliere fra il suo sogno, il pallone, che per lei è una carriera, ma soprattutto una parte di se stessa, e il diventare moglie e madre, ha tracciato un solco in un foglio con i “pro” e i “contro”.
E i contro le dicevano che se voleva diventare mamma e dare stabilità ai suoi figli, avrebbe dovuto rinunciare alla calciatrice che c’era in lei perché quel lavoro:
- non le dava garanzie economiche;
- non la tutelava dagli infortuni e dalla malattia;
- non le avrebbe garantito uno stipendio e nemmeno un lavoro se fosse rimasta incinta;
- non le permetteva di accumulare versamenti pensionistici.
Se ci pensi, non è solo il calcio che funziona così.
Anche se hai un lavoro che ti paga la maternità ci sono tante cose che non copre, ad esempio: la malattia improvvisa, tua o di un altro membro della famiglia così il danno a terzi e la premorienza.
Non solo, molti lavori non ti permettono di fare la mamma senza sacrificare parte del tuo compenso, proprio perché viviamo in una società assurda dove una mamma che lavora è vista come un peso, non come una risorsa.
Gli imprevisti gravi possono sempre capitare: sono come cadute accidentali che possono compromettere tutti i tuoi sacrifici.
Prima di tutto, quindi, devi proteggere la tua capacità di generare denaro e te stessa per la tua indipendenza e felicità economica.
3. Costruisci un piano d’investimenti partendo dai tuoi obiettivi
C’è questa falsa credenza che siano gli uomini a occuparsi d’investimenti.
Non è così. Tu investi ogni giorno in te stessa.
Hai investito nella tua formazione: scuole e università.
Investi quando ti iscrivi in palestra.
Ogni volta che decidi di “mangiare più sano” o di staccare prima dal lavoro per fare una passeggiata rigenerante.
Investi in te stessa anche quando ti metti il rossetto e curi la tua immagine.
E così puoi investire nel tuo futuro, facendo sì che siano i soldi a crescere per te e a permetterti di ottenere ciò che vorrai:
- una casa più grande;
- aprire un’attività ai tuoi figli quando finiranno gli studi o mandarli a studiare all’estero;
- aprire l’attività che hai sempre sognato di avere.
E molto altro…
Ovviamente, non puoi investire da sola, così come non può farlo tuo marito.
Il mondo finanziario è un universo complesso. E non solo per le donne, ma per tutti quelli che non hanno studiato la materia.
La finanza è una professione che richiede anni di studio e pratica sul campo, esattamente come gli allenamenti per uno sport.
Ecco, quindi, che arrivo all’ultimo punto, il più importante.
4. Costruisci la tua squadra di supporto
Non avere paura di chiedere aiuto.
Noi donne non vogliamo mai chiedere aiuto.
Siamo delle Wonder Women.
Ma per quanto riguarda la sfera finanziaria, hai bisogno di una professionista, così come non ti tagli i capelli da sola e ti affidi a un’esperta.
Quello che Alice ha condiviso durante l’evento e anche nel suo libro “Volevo solo fare la calciatrice” è l’importanza di avere una squadra di supporto, soprattutto durante le situazioni di crisi.
Perché la cosa peggiore è sentirsi sole con le proprie paure.
Durante il covid, ad esempio, molte famiglie si sono sentite abbandonate.
Forse, è capitato anche a te di sprofondare nell’incertezza e non sapere a chi chiedere un consiglio.
Le banche non rispondevano. Gli uffici erano chiusi e anche quando era possibile chiamare, la linea era sempre occupata.
Molte famiglie, sentendo parlare alla tv di crollo della borsa, di mercati in crisi e di un futuro nebuloso, temevano di perdere la vita che conoscevano e il frutto dei loro sacrifici.
Chi si è sentito solo ha fatto scelte finanziarie impulsive e catastrofiche e questo perché non avevano una guida finanziaria al loro fianco a cui affidarsi.
Io mi considero una compagna di squadra e un’allenatrice per le donne e le famiglie che seguo. Ogni volta che la paura prende il sopravvento, io ci sono per dare consigli, supporto e incoraggiamento.
Mi piace pensare di essere come un coach che ti incoraggia a non mollare, a investire nei tuoi sogni e a trovare le migliori soluzioni per te e per la tua famiglia.
Quindi, fatti aiutare da un esperto che si prenda cura dei tuoi bisogni e di ciò a cui tieni. Che ti spalleggi quando vorresti un appoggio, che ti consigli quando ti senti persa e che ti guidi nel complesso mondo della gestione finanziaria.
Se vuoi iniziare subito a mettere i tuoi sogni sulla carta e a pianificare per ottenere la vita che vuoi, scopri tutti i 7 passi del mio percorso Finanza su Misura, racchiusi nel mio libro.
Ordina subito una copia di questa lettura scorrevole e ricca di consigli per migliorare la tua gestione finanziaria.
Al prossimo articolo,
Federica Bertoli
P.S: Voglio ringraziare Alice Pignagnoli per essere una persona così straordinaria e per aver condiviso con me e le donne che mi seguono la sua preziosa esperienza di vita.
Ti auguro di aver trovato in queste mie parole il coraggio che ti serve per andarti a prendere ciò che desideri.
“Andavamo a lavorare anche se non ci pagavano… perché? Perché siamo donne.”
Cara mamma,
ti scrivo perché non posso proprio tacere questa lezione finanziaria, ma soprattutto di vita, che può rivoluzionare il tuo modo di vivere il lavoro, il tuo rapporto con il denaro e, soprattutto, la relazione con te stessa.
Voglio riportarti un episodio che è accaduto a una mamma come te e mostrarti i passi per migliorare il tuo benessere finanziario, aiutandoti a conciliare queste due parti di te: la mamma e la professionista.
Ho organizzato un evento rivolto a tutte le donne il 15 aprile 2023, nella sede di Parma di Banca Mediolanum, invitando Alice Pignagnoli, calciatrice di serie A, con una Supercoppa e uno scudetto in bacheca e mamma (con il secondo figlio in arrivo a brevissimo) a condividere la sua storia.
«Quando ho comunicato alla società la mia gravidanza hanno smesso di pagarmi, sono stata messa fuori rosa, mi hanno ritirato il materiale sportivo e, la cosa peggiore, le miei compagne di squadra hanno smesso di scrivermi», ha raccontato Alice.
Sapevo che all’evento avremmo parlato di preziosi argomenti finanziari per le donne, ma non mi aspettavo che avremmo tirato fuori una verità che tanti vogliono ignorare.
Ero seduta davanti ad Alice mentre raccontava di come fosse stata buttata fuori dalla rosa della sua squadra di calcio, in serie C, perché è rimasta incinta del secondo figlio.
Ma la parte di storia che mi ha fatto venire un nodo in gola è un’altra e voglio condividerla con te.
Infatti, anche se è un’ingiustizia il fatto che una donna perda il lavoro perché incinta, è una realtà abbastanza frequente.
Una realtà così frequente che non sconvolge abbastanza.
Ma la cosa peggiore è quando non solo si fa finta che questa realtà sia normale, ma che sia anche scontato che una donna lavori senza stipendio.
Ciò che mi ha più scossa è quando Alice ha raccontato dei sacrifici fatti per quel lavoro perso: «Non veniamo pagate per mesi, eppure ogni mattina siamo sul campo ad allenarci con passione, senza mai saltare un giorno. Nelle squadre maschili se non paghi, i calciatori stanno a casa.»
Tantissime donne possono ritrovarsi in queste parole.
Mi sono chiesta per quale motivo noi donne ci sacrifichiamo, soprattutto quando si tratta di denaro.
Alice ha dato la sua risposta: «Noi donne lo facciamo perché siamo cresciute con il senso del dovere. Ci sacrifichiamo per il marito, per i figli e poi sì, anche per il lavoro.»
Il soffocante senso di colpa di non essere abbastanza, di non fare abbastanza sul lavoro, per il marito e per i figli non ci abbandona mai.
Il problema è che è proprio questo senso di colpa che controlla ogni aspetto della tua vita.
E le ricerche lo confermano.
Linda Badcock, professoressa di economia alla Carnegie Mellon University, e coautrice di Woman Don’t Ask, ha mostrato che per gli uomini chiedere un aumento è 4 volte più facile che per le donne.
E quando una donna lo fa, chiede il 30% in meno dell’uomo.
Siamo noi le prime a svalutarci, quindi?
Le ricerche della Carnegie Mellon hanno dimostrato che le donne faticano a chiedere ciò che vogliono e ciò che meritano, soprattutto quando si parla di denaro.
Io voglio aiutarti a cambiare questa realtà.
Perché se non puoi cambiare le leggi e far sì che la parità sul lavoro diventi realtà, puoi prendere in mano la situazione, come tu da donna sai fare bene, e cominciare a controllare e migliorare la tua dipendenza economica, partendo da 4 semplici passi.
Sebbene Alice con la sua storia sia arrivata fino al cuore di molte persone tanto da riuscire a cambiare le regole della Federazione sportiva, che ora ha introdotto il diritto alla maternità, io con questo articolo so che non cambierò le leggi, ma potrò migliorare la tua vita.
Il mio obiettivo è cambiare le tue abitudini e il tuo rapporto con il denaro.
Il primo passo è semplice, ma anche quello che ti richiederà più introspezione.
1. Definisci ciò che vuoi e dillo ad alta voce
Quando incontro le donne che decidono di migliorare la propria gestione finanziaria, la prima domanda che faccio sempre è: ma tu cosa vuoi?
Questa domanda è importante perché spesso, anche tu come tutte le donne, ti dimentichi di pensare a te.
Sei già troppo occupata a pensare al lavoro, ai figli, alla casa e ai genitori.
Non hai tempo di pensare a te.
Alice è una calciatrice professionista che ha conquistato uno scudetto e una Supercoppa e ora è in attesa del secondo figlio e non mi stupisce che abbia raggiunto tanto.
Il suo superpotere, infatti, è l’aver sempre avuto il coraggio di chiedere ciò che voleva.
E ciò di cui aveva bisogno.
È sempre andata da sola a fare le trattative per il suo compenso, a vendere il suo valore come calciatrice affrontando imprenditori e presidenti del consiglio direttivo in un paese in cui il calcio femminile è visto come un passatempo.
Eppure, questo non ha fermato Alice nel dire ad alta voce quanto valesse.
Si è battuta contro la sua famiglia e le pressioni della società nell’intraprendere il sogno di fare la calciatrice, una passione che in Italia non è un mestiere per le donne e che è stato riconosciuto come sport professionistico solo dal 1° luglio 2022.
Quando Alice doveva scegliere se giocare un altro anno lontano dal suo ragazzo, rischiando di perdere l’uomo che poi è diventato suo marito, o se rifiutare il contratto con la Torres e perdere le migliori opportunità che il calcio femminile italiano ha da offrire, Alice ha deciso che non avrebbe scelto.
Voleva tutte e due le cose, così è andata dalla società a proporre una terza ipotesi: allenarsi e giocare in Sardegna, con la possibilità di tornare a casa ogni weekend.
Anche se la proposta è stata declinata, Alice non si è mai arresa.
Quali sono i tuoi obiettivi oggi?
Qual è il tuo sogno “da bambina” che vuoi realizzare?
Come vedi la tua vita fra 5, 10 20 anni?
A cosa non vuoi rinunciare per te stessa?
Quali progetti hai per la tua famiglia?
Io consiglio sempre di scrivere gli obiettivi su un foglio di carta e non limitarti a dirli ad alta voce, così potrai rileggerli e ti accompagneranno durante le tue giornate frenetiche.
Il primo passo, quindi, per essere più forte a livello economico e mostrare il tuo valore, è capire cosa vuoi e qual è la tua situazione di partenza.
2. Proteggi te stessa e il tuo valore come professionista
Proteggi il tuo capitale umano, ovvero la tua capacità di generare reddito ed essere una donna indipendente.
Quando Alice ha dovuto scegliere fra il suo sogno, il pallone, che per lei è una carriera, ma soprattutto una parte di se stessa, e il diventare moglie e madre, ha tracciato un solco in un foglio con i “pro” e i “contro”.
E i contro le dicevano che se voleva diventare mamma e dare stabilità ai suoi figli, avrebbe dovuto rinunciare alla calciatrice che c’era in lei perché quel lavoro:
- non le dava garanzie economiche;
- non la tutelava dagli infortuni e dalla malattia;
- non le avrebbe garantito uno stipendio e nemmeno un lavoro se fosse rimasta incinta;
- non le permetteva di accumulare versamenti pensionistici.
Se ci pensi, non è solo il calcio che funziona così.
Anche se hai un lavoro che ti paga la maternità ci sono tante cose che non copre, ad esempio: la malattia improvvisa, tua o di un altro membro della famiglia così il danno a terzi e la premorienza.
Non solo, molti lavori non ti permettono di fare la mamma senza sacrificare parte del tuo compenso, proprio perché viviamo in una società assurda dove una mamma che lavora è vista come un peso, non come una risorsa.
Gli imprevisti gravi possono sempre capitare: sono come cadute accidentali che possono compromettere tutti i tuoi sacrifici.
Prima di tutto, quindi, devi proteggere la tua capacità di generare denaro e te stessa per la tua indipendenza e felicità economica.
3. Costruisci un piano d’investimenti partendo dai tuoi obiettivi
C’è questa falsa credenza che siano gli uomini a occuparsi d’investimenti.
Non è così. Tu investi ogni giorno in te stessa.
Hai investito nella tua formazione: scuole e università.
Investi quando ti iscrivi in palestra.
Ogni volta che decidi di “mangiare più sano” o di staccare prima dal lavoro per fare una passeggiata rigenerante.
Investi in te stessa anche quando ti metti il rossetto e curi la tua immagine.
E così puoi investire nel tuo futuro, facendo sì che siano i soldi a crescere per te e a permetterti di ottenere ciò che vorrai:
- una casa più grande;
- aprire un’attività ai tuoi figli quando finiranno gli studi o mandarli a studiare all’estero;
- aprire l’attività che hai sempre sognato di avere.
E molto altro…
Ovviamente, non puoi investire da sola, così come non può farlo tuo marito.
Il mondo finanziario è un universo complesso. E non solo per le donne, ma per tutti quelli che non hanno studiato la materia.
La finanza è una professione che richiede anni di studio e pratica sul campo, esattamente come gli allenamenti per uno sport.
Ecco, quindi, che arrivo all’ultimo punto, il più importante.
4. Costruisci la tua squadra di supporto
Non avere paura di chiedere aiuto.
Noi donne non vogliamo mai chiedere aiuto.
Siamo delle Wonder Women.
Ma per quanto riguarda la sfera finanziaria, hai bisogno di una professionista, così come non ti tagli i capelli da sola e ti affidi a un’esperta.
Quello che Alice ha condiviso durante l’evento e anche nel suo libro “Volevo solo fare la calciatrice” è l’importanza di avere una squadra di supporto, soprattutto durante le situazioni di crisi.
Perché la cosa peggiore è sentirsi sole con le proprie paure.
Durante il covid, ad esempio, molte famiglie si sono sentite abbandonate.
Forse, è capitato anche a te di sprofondare nell’incertezza e non sapere a chi chiedere un consiglio.
Le banche non rispondevano. Gli uffici erano chiusi e anche quando era possibile chiamare, la linea era sempre occupata.
Molte famiglie, sentendo parlare alla tv di crollo della borsa, di mercati in crisi e di un futuro nebuloso, temevano di perdere la vita che conoscevano e il frutto dei loro sacrifici.
Chi si è sentito solo ha fatto scelte finanziarie impulsive e catastrofiche e questo perché non avevano una guida finanziaria al loro fianco a cui affidarsi.
Io mi considero una compagna di squadra e un’allenatrice per le donne e le famiglie che seguo. Ogni volta che la paura prende il sopravvento, io ci sono per dare consigli, supporto e incoraggiamento.
Mi piace pensare di essere come un coach che ti incoraggia a non mollare, a investire nei tuoi sogni e a trovare le migliori soluzioni per te e per la tua famiglia.
Quindi, fatti aiutare da un esperto che si prenda cura dei tuoi bisogni e di ciò a cui tieni. Che ti spalleggi quando vorresti un appoggio, che ti consigli quando ti senti persa e che ti guidi nel complesso mondo della gestione finanziaria.
Se vuoi iniziare subito a mettere i tuoi sogni sulla carta e a pianificare per ottenere la vita che vuoi, scopri tutti i 7 passi del mio percorso Finanza su Misura, racchiusi nel mio libro.
Ordina subito una copia di questa lettura scorrevole e ricca di consigli per migliorare la tua gestione finanziaria.
Al prossimo articolo,
Federica Bertoli
P.S: Voglio ringraziare Alice Pignagnoli per essere una persona così straordinaria e per aver condiviso con me e le donne che mi seguono la sua preziosa esperienza di vita.
Ti auguro di aver trovato in queste mie parole il coraggio che ti serve per andarti a prendere ciò che desideri.